lunedì 6 ottobre 2008

Esordienti da spennare

Scritto da Sara

Aspiranti scrittori vi consigliamo vivamente la lettura di un libro molto istruttivo: Esordienti da spennare. Come pubblicare il primo libro e difendersi dagli editori a pagamento, di Silvia Ognibene.

Non recentissimo, ( è già un annetto che è in circolazione) il libro si propone di indagare il mondo dell’editoria a pagamento, con possibili strade alternative per gli esordienti scrittori. 
Come saprà senz’altro chi ha un libro nel cassetto, mandare un manoscritto agli editori significa dover fronteggiare squali che vorrebbero banchettare con i sogni di gloria del grafomane di turno. Di solito le case editrici a pagamento sono quelle che si fanno sentire per prime, (di dieci manoscritti mandati agli “editori”, risponderanno tutti e dieci entro un mese!) a prescindere dalla qualità dell’elaborato. Potreste persino mandare il libro che racconta delle vostre vacanze con la bisnonna nella casa di riposo e lo pubblicherebbero più che volentieri: tanto siete voi che pagate interamente i costi del volume. Costi che vanno dai 750 euro ai 6000, a seconda del numero di copie che verranno ( forse) stampate. Il forse è doveroso, perché non è detto che l’esborso di un contributo voglia dire trovarsi le copie in libreria e tantomeno a casa propria. Se l’editore chiede un contributo inferiore alle cifre suddette, non è garanzia di lavoro a buon mercato o d’onestà: può darsi che dopo qualche mese si rifaccia vivo dicendo che il libro purtroppo non vende e che le copie che ancora sono in libreria stanno per essere mandate al macero. L’autore, ferito nell’orgoglio, decide di ricomprare le copie, pur di non vedere il proprio lavoro ridotto al macero*. 
Ci sono però piccoli editori che fanno ancora il loro mestiere con passione, senza chiedere contributi all’autore. Come fanno a non fallire? Hanno nel loro catalogo, oltre agli esordienti, autori già conosciuti che sicuramente venderanno, per poter bilanciare il rischio. 
Un’altra strada è far stampare il libro da un tipografo. Si tratta di scegliere il tipografo che offre un buon rapporto qualità/prezzo. Certo, il risultato sarà un’opera modesta, distribuita magari nella libreria dietro l’angolo, presentata nella festa di paese, ma sarà un’operazione onesta e pulita. Il tipografo stamperà solo le copie richieste, al prezzo di listino. Senza sorprese e senza false promesse. 
Una soluzione modesta: ma è sempre meglio che gettarsi a capofitto nella bocca dello squalo, che vi lascerà senza un euro e, probabilmente, con tutti i libri sul groppone. 



*Per ulteriori informazioni, nel libro di Silvia Ognibene ci sono i nomi degli editori e i preventivi che hanno chiesto! 

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