Scritto da Sara
Se pensavate di dover mandare un telegramma di condoglianze a Fausto Bertinotti, per la bruciante sconfitta e conseguente estinzione del suo partito, se avete pianto per il verde Alfonso Pecoraro Scanio, in pre-pensionamento dopo aver stretto alleanze poco lungimiranti, se vi fa impazzire l’idea che Daniela Santanché non potrà più tuonare << Ridaremo l’Italia agli italiani>> seduta sulla comoda poltrona romana ma dovrà accontentarsi del suo salottino a Cortina, e soffrite al pensiero di vedere Enrico Borselli giocare a bocce ai giardinetti, ricredetevi: il loro portafoglio ci ha comunque guadagnato. E pagando le tasse, ognuno di noi ha fatto e farà quanto possibile per consolarli.
Un’inchiesta pubblicata sull’Espresso ( il nome del sito è quanto mai azzeccato http://www.spreconi.it è un’ulteriore conferma, dopo lo spreco dei rimborsi elettorali, che qualcosa in Italia andrebbe cambiato a partire dall’alto.
Oltre 6 mila euro al mese più altri 131.068 una tantum per Fausto Bertinotti, più un ufficio e il diritto ad avere quattro collaboratori.
Ciriaco De Mita, ottant’anni, quarantatre dei quali passati in Parlamento, 9.947 euro al mese di pensione e 112.344 di liquidazione, “solo” per gli ultimi 12 anni.
Un’inchiesta pubblicata sull’Espresso ( il nome del sito è quanto mai azzeccato http://www.spreconi.it è un’ulteriore conferma, dopo lo spreco dei rimborsi elettorali, che qualcosa in Italia andrebbe cambiato a partire dall’alto.
Oltre 6 mila euro al mese più altri 131.068 una tantum per Fausto Bertinotti, più un ufficio e il diritto ad avere quattro collaboratori.
Ciriaco De Mita, ottant’anni, quarantatre dei quali passati in Parlamento, 9.947 euro al mese di pensione e 112.344 di liquidazione, “solo” per gli ultimi 12 anni.
Alfonso Pecoraro Scanio, 6.963 euro di pensione e 149.792 di liquidazione;
Enrico Borselli, visibilmente provato per il suo 0,8% che non gli fa ottenere neanche il diritto ai rimborsi spese elettorali, si consola con 6.217 euro al mese e 131.068 di fine mandato. Stessa cifra per Oliviero Diliberto.
Francesco Storace, anche lui reduce da una batosta elettorale, causa fondazione nuovo partitino, incasserà 3.978 euro e 19.208 di fine mandato, per gli ultimi due anni. Infine l’unica donna candidata premier di questa tornata elettorale, Daniela Santanché: 3.605 euro di pensione e 65.534 di tfr. Certo, lei a elezioni concluse e attestata la batosta, ha dichiarato di non essere interessata allo status e che fare politica all’interno o fuori dal Parlamento non è rilevante. Le interessa semplicemente fare politica.
E senz’altro avrà i mezzi per farlo, viste le rendite.
Non è elegante fare i conti in tasca ai nostri politici, dirà qualcuno. Ma questa indagine non è partita da noi, non è partita da Beppe Grillo. E’ partita da un noto quotidiano, senz’altro non qualunquista e non nemico acerrimo della politica. La politica ha i suoi costi, è il prezzo della democrazia, ma visto che l’Italia sta scivolando verso il basso bisognerebbe tirare la cinghia tutti.
Enrico Borselli, visibilmente provato per il suo 0,8% che non gli fa ottenere neanche il diritto ai rimborsi spese elettorali, si consola con 6.217 euro al mese e 131.068 di fine mandato. Stessa cifra per Oliviero Diliberto.
Francesco Storace, anche lui reduce da una batosta elettorale, causa fondazione nuovo partitino, incasserà 3.978 euro e 19.208 di fine mandato, per gli ultimi due anni. Infine l’unica donna candidata premier di questa tornata elettorale, Daniela Santanché: 3.605 euro di pensione e 65.534 di tfr. Certo, lei a elezioni concluse e attestata la batosta, ha dichiarato di non essere interessata allo status e che fare politica all’interno o fuori dal Parlamento non è rilevante. Le interessa semplicemente fare politica.
E senz’altro avrà i mezzi per farlo, viste le rendite.
Non è elegante fare i conti in tasca ai nostri politici, dirà qualcuno. Ma questa indagine non è partita da noi, non è partita da Beppe Grillo. E’ partita da un noto quotidiano, senz’altro non qualunquista e non nemico acerrimo della politica. La politica ha i suoi costi, è il prezzo della democrazia, ma visto che l’Italia sta scivolando verso il basso bisognerebbe tirare la cinghia tutti.
Può darsi che abbassandosi i vitalizi non migliori di molto la situazione, bisognerebbe tagliare gli sprechi in tutte le amministrazioni d’Italia, modificare l’odiosa legge sui rimborsi elettorali, snellire la burocrazia….
Insomma, fa ridere anche a noi che qualche milione di euro in meno sistemi le cose. Però sarebbe già un segno positivo. Sarebbe come dire << anche noi rinunciamo a qualcosa per il bene di tutti>>.
Utopia pura in Italia. Come quella del comunista che vuole l’abolizione della proprietà privata.Insomma, fa ridere anche a noi che qualche milione di euro in meno sistemi le cose. Però sarebbe già un segno positivo. Sarebbe come dire << anche noi rinunciamo a qualcosa per il bene di tutti>>.
4 commenti:
Ciao, bellissimo blog il vostro!
Abbiamo ricambiato il link nella nostra Blog Roll! Buon Lavoro... Ciaooooo
www.byteliberi.com
Ciao, dato che domani non penso che avrò la possibilità di usare il computer, comincio da oggi a lasciare qualche augurio di buone fine settimana a tutti. Ricordatevi che questo fine settimana si festeggia anche la festa della mamma, e quindi auguri anche a tutte le mamme. Maria
Grazie del gentile pensiero!
Sara e Daniela
Ciao sono Biagio di rizzocitizen.ilcannocchiale.it
Io scrivo anche su byteliberi. Ho appena visto il tuo mess nel mio blog dove mi comunicaviche hai messo nella blogroll Byteliberi. Luigi, prontamente aveva ricambiato.
Complimenti ancora.
Ciao
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