lunedì 8 settembre 2008

Riforma Gelmini

Scritto da Sara

Cosa si nasconde dietro le battaglie sul grembiulino e il sette in condotta?

In televisione appare determinata, preparata, energica, la nostra MariaStella Gelmini, nonostante il tono pacato, lo stile pulito. Con sguardo da maestrina spiega ai microfoni del Tg quanto sia fondamentale il grembiule nelle scuole e lo studio dell’educazione civica ( peraltro già presente nei piani di studio, ma forse ignorato dagli studenti tanto quanto le altre materie). Affianca battaglie lusinghiere, già perseguite dai suoi predecessori (la lotta al bullismo, la meritocrazia nelle scuole, stipendi più alti ai docenti, l’abbattimento dei costi dei libri) con manovre che suscitano qualche perplessità: il maestro unico nelle scuole elementari, il “sette in condotta = bocciatura”.

Manca solo la bacchetta, alla berlusconiana ministra, ma non la bacchetta magica che servirebbe per rendere migliore la scuola italiana, bensì la bacchetta per suonarle ai docenti. Prima ai docenti del Sud, colpevoli di non essere preparati e di produrre studenti asini ( si unisce allo scivolone, dandole ragione, il ministro della Giustizia Angelino Alfano, che ha studiato ad Agrigento), poi a tutti i docenti d’Italia tagliando posti di lavoro. 60 mila per la Uil. <<il maestro unico cancellerà più di 60 mila cattedre. >> Non è solo una questione di cattedre: è impossibile che una persona abbia una preparazione tale da poter insegnare al meglio tutte le materie che ora sono coperte da due, tre insegnanti. Ormai i bambini non imparano solo a leggere, scrivere e saper fare di conto: ginnastica, musica, inglese, informatica sono materie già previste alle elementari.

Non è solo il maestro unico la preoccupazione di studenti, docenti, genitori. Dietro piccole manovre c’è l’ombra di riforme volte a privatizzare la scuola pubblica.

Ogni Istituto Statale si trasformerà nelle intenzioni del Ministro, in Fondazione per gestire autonomamente i suoi progetti educativi. Il reclutamento del personale sarà a chiamata diretta, nominale, su base fiduciaria, con relativi contratti a tempo determinato di tipo privatistico. Federalismo scolastico dunque, e l’idea di una gestione privata della scuola coi soldi pubblici. Risultati? Un divario ancora più grande tra scuole. Ogni docente sarà controllato e condizionato ( come succede del resto nelle aziende private dove il dipendente deve sottostare alla linea aziendale pena il licenziamento), messo in riga con valutazioni di merito: basterà non allinearsi alle direttive della scuola dove insegna per avere una riduzione di stipendio.

Per l’Università e la Ricerca, la "progressiva abolizione dei contratti a tempo indeterminato dei docenti e la privatizzazione di tutti gli istituti pubblici di ricerca".
Difficile credere che tutto ciò produrrà merito ed efficienza: produrrà senz’altro una scuola gestita da una rete di clientele politiche con i soldi della collettività. E la morte della scuola pubblica.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ben tornate al lavoro!!!
a presto....e sogni d'oro!
"V"

Anonimo ha detto...

grazie!!!!!!! sogni d'oro anche a te!
sara

Anonimo ha detto...

Grazie per la solidarietà...
Ci aspettano tempi peggiori:)
Ciao
www.geco.ilcannocchiale.it

Anonimo ha detto...

Io da bambino ho avuto un'unica maestra (tranne che per l'inglese e la religione) e ho studiato al sud: non credo di essere più ignorante di chi ha avuto 12 insegnanti diversi! Alle elementari e alle medie non c'è nessun motivo per avere tanti insegnanti; il livello di specializzazione richiesto non è così alto da impedire ad una persona di insegnare sia storia che geografia! Per quanto riguada gli insegnanti in meno dico solo una cosa: la scuola è per gli alunni, non per gli insegnanti. Le politiche sbagliate del passato non dobbiamo portarcele dietro all'infinito. Tutti questi insegnanti rendono la scuola un delirio ingestibile, confusionario e costoso. Per secoli abbiamo avuto la figura del maestro, perchè adesso pensiamo di non averne più bisogno? Il/la mestro/a oltre ad insegnare le diverse materie, diventa anche un punto di riferimento per il bambino; è questo il compito della scuola! Cacciamo tutti quegli insegnanti ignoranti, maleducati, svogliati che appesantiscono la nostra scuola e premiamo quelli bravi, con la passione, preparati e che sappiano trasmettere il sapere! La preparazione del corpo docente non si valuta in base a quanti insegnanti ci sono, ma su come sono! Non me ne faccio niente di dieci insegnanti ignoranti che sono lì ad insegnare solo perchè non sanno dare altro; preferisco averne uno solo, che magari non sa tutto, ma che trasmette un modello valido di cittadino e di persona e che non faccia passare la voglia di studiare!

Anonimo ha detto...

grazie di essere passate dal nostro blog e di averci fatto conoscere il vostro. Amicizia fatta. Ciao.
Anna

Anonimo ha detto...

paoletto21

"La scuola è per gli alunni, non per gli insegnanti"

Bravo, complimenti. Hai capito tutto nella vita. Senza insegnanti cosa faranno mai gli alunni? Parli di ignoranza? Bene, sappi che come minimo ogni singolo insegnante posside una laurea, una specializzazione, diversi master, abilitazioni,... insomma anni e anni di studio. Ti chiedo: quanto avrà studiato mai la Gelmini per andare a sostenere l'esame in Calabria?!?! Mah!

Ti chiedo: conosci bene il mondo scolastico? Non credo, scrivi fotocopiando le idee di una destra pericolosa.

Il modello della scuola primaria, non più elementare, è il modello più invidiato in Europa e con esso siamo molto, molto in alto in classifica tra gli altri stati europei. Questo lo sai? Non credo!
Una delle poche cose che funzionava bene nella scuola pubblica la si vuol distruggere.
Io non ho parole... Siete andati a scuola? Usatela la testa!
www.geco.ilcannocchiale.it

Anonimo ha detto...

Ciao sara!
Sto facendo anch'io il servizio civile! In ancona, all'istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche e sono una laureanda in scienze della comunicazione. Hai ragione, ad ogni cambio di governo c'è una riforma e non c'è mai stato un ministro abbastanza competente. Chi è un dottore, chi un avvocato...cambierà mai questa cosa? Speriamo! A presto,ele
elepuntaallaluna.ilcannocchiale.it

Anonimo ha detto...

HO sentito ieri le parole del ministro Gelmini al Tg 1 e confesso che se fossi stato il giornalista non le avrei dato così tanto spazio. Non capisco come faccia una giovane donna così ad avere idee retrograde. Una baggianata tra le tante: << I bambini sono prima di tutto persone, hanno bisogno di una guida, di un punto di riferimento>>... e se ne hanno due anziché uno? Stando così le cose facciamo fare una dieta dimagrante anche all'asilo, togliamo la metà delle maestre, tanto i bambini hanno bisogno di una figura di riferimento, a che servono due?
Oltre al fatto che non capisco come facciano a inserire il maestro unico senza togliere il tempo pieno!
Comunque non è solo una questione di maestro unico, ma di privatizzazione della scuola pubblica. La scuola pubblica era l'ultimo baluardo di democrazia e di condizioni di lavoro per i lavoratori accettabili!
Onestamente ho lavorato 3 anni nel privato e posso dire che se trasferissimo la mentalità aziendale anche nella scuola pubblica sarebbe la fine!

Sara

Anonimo ha detto...

Caro Paoletto21,

dici di non essere ignorante, pur avendo studiato a Sud. Non lo metto in dubbio, ma ti ricordo che proprio la tua Gelmini ha messo in dubbio la serietà delle scuole del Sud, dicendo che la scuola a Sud produce asini!
E il caro Alfano le ha dato pure ragione...

Anonimo ha detto...

Tutti i nodi tornano al pettine: ci si chiedeva come sarebbe stato possibile far tornare il maestro unico senza eliminare il tempo pieno, e la risposta adesso è saltata fuori, purtroppo! succederà che gli alunni non staranno più di 24 ore a scuola.. quindi eliminato il tempo pieno, e ancora più problemi per i genitori lavoratori. In più la nuova riforma taglierà la metà delle cattedre a sud... dove c'èà già tantissima disoccupazione!
Brava Ministro Gelmini, complimenti! tutto questo sfascio per poter dare il tuo nome a una riforma!