DICO sta per Diritti e doveri delle persone stabilmente Conviventi, ed è un disegno di legge proposto dagli ex ministri Barbara Pollastrini e Rosy Bindi nella scorsa legislatura. Tale disegno di legge riconosceva diritti alle coppie di fatto, ovvero - due persone maggiorenni, anche dello stesso sesso, unite da reciproci vincoli affettivi, che convivono stabilmente e si prestano assistenza e solidarietà materiale e morale, non legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, affiliazione, tutela.
I diritti riconosciuti nel merito, sarebbero stati:
Decisioni in materia di salute e in caso di morte
Permesso di soggiorno
Alloggi di edilizia pubblica
Utili di impresa
Tassa di successione
Contratto di locazione
Agevolazioni in materia di lavoro
Trattamenti previdenziali e pensionistici
Diritti di successione
I doveri:
Autocertificazione
Obbligo alimentare
Il dibattito sui Dico in Italia è ancora acceso, critiche arrivano dalla Chiesa Cattolica e dai partiti di centro-destra. I lavori per approvare le unioni di fatto sono dunque lunghi.
Per questa ragione in Italia per ora i conviventi non hanno i diritti sopra menzionati.
C’E’ SEMPRE QUALCUNO PIU’ UGUALE DEGLI ALTRI:
Nonostante in Italia le unioni di fatto non siano riconosciute, c’è qualcuno più uguale degli altri:
i Giornalisti: nella coppia di fatto il partner può usufruire della Cassa Mutua sanitaria in uso per la categoria professionale.
I Parlamentari: proprio così, avete capito bene, i compagni dei parlamentari hanno gli stessi diritti delle coppie sposate. Possono trasmettere la pensione di reversibilità al partner sopravvissuto. Inoltre, le coppie non sposate di parlamentari, hanno anche il diritto all'adozione di minori. Ne usufrirono già Palmiro Togliatti e Nilde Iotti, che adottarono una bambina.
Vale a dire che proprio le persone che si stanno battendo per negare, in nome di valori superiori, i diritti alle coppie non sposate, di fatto questi diritti li hanno già.
I diritti riconosciuti nel merito, sarebbero stati:
Decisioni in materia di salute e in caso di morte
Permesso di soggiorno
Alloggi di edilizia pubblica
Utili di impresa
Tassa di successione
Contratto di locazione
Agevolazioni in materia di lavoro
Trattamenti previdenziali e pensionistici
Diritti di successione
I doveri:
Autocertificazione
Obbligo alimentare
Il dibattito sui Dico in Italia è ancora acceso, critiche arrivano dalla Chiesa Cattolica e dai partiti di centro-destra. I lavori per approvare le unioni di fatto sono dunque lunghi.
Per questa ragione in Italia per ora i conviventi non hanno i diritti sopra menzionati.
C’E’ SEMPRE QUALCUNO PIU’ UGUALE DEGLI ALTRI:
Nonostante in Italia le unioni di fatto non siano riconosciute, c’è qualcuno più uguale degli altri:
i Giornalisti: nella coppia di fatto il partner può usufruire della Cassa Mutua sanitaria in uso per la categoria professionale.
I Parlamentari: proprio così, avete capito bene, i compagni dei parlamentari hanno gli stessi diritti delle coppie sposate. Possono trasmettere la pensione di reversibilità al partner sopravvissuto. Inoltre, le coppie non sposate di parlamentari, hanno anche il diritto all'adozione di minori. Ne usufrirono già Palmiro Togliatti e Nilde Iotti, che adottarono una bambina.
Vale a dire che proprio le persone che si stanno battendo per negare, in nome di valori superiori, i diritti alle coppie non sposate, di fatto questi diritti li hanno già.
13 commenti:
un po' come quando è stata approvata la legge antifumo: in tutti i locali italiani non si poteva fumare al chiuso... in parlamento c'era una coltre di fumo che faceva paura. E' sempre la solita storia: coloro che fanno le leggi si sentono in dovere di infrangerle per primi!
Comunque una piccola annotazione: non mi sembra che tra i diritti menzionati ce ne sia qualcuno che disturbi la famiglia come vincolo sacro.
Sara
contraria!
1)Non è detto che perchè i parlamentari abbiano riconosciuto un determinato diritto, allora ne facciano uso.
2)Così com'era il disegno di legge, i Dico sarebbero diventati un modo facile per avere vantaggi in campo economico; per non parlare di come sarebbe stato facile ottenere il permesso di soggiorno! Già lo fanno con i matrimoni, figurati cosa farebbero con i dico.
3)Dal punto di vista giuridico come si farebbe a controllarli? Cosa eviterebbe la sottoscrizione dei dico solo per non perdere la pensione, per esempio? Perchè non ricorrere agli strumenti tradizionali quali per esempio il testamento? Che bisogno c'è dei dico?
4)Già per il solo fatto di legare per sempre due persone viene a connotarsi come un "matrimonio" alternativo, più facile e senza responsabilità. Qui tutti reclamano diritti, ma nessuno vuole i doveri. Il matrimonio, sia quello civile che quello religioso, oltre ai diritti impegnano gli sposi in reciproci doveri (come per esempio impediscono l'abbandono del coniuge in caso di malattia). Quali sono i doveri che scaturiscono dai dico? In conclusione a me sembrano il mascheramento, buonista e ipocrita, di una velleità opportunista e materialista. Una cosa di così scarso valore morale, che mi meraviglio di quanto tempo i parlamenti perdano discutendoci sopra.
E poi, giusto per fare un po' do polemica politica. Ma è così necessario adesso fare sti dico? Non abbiamo nient'altro di più urgente a cui pensare? Perchè questa domanda si rivolge solo quando il governo Berlusconi discute sulle intercettazioni, e mai quando i governi di sinistra perdono tempo su ste cose? Non possiamo vivere sereni senza i dico? E se è no, come abbiamo fatto fin'ora?
Favorevole ma non troppo. Quando il matrimonio diventa un lusso bisogna lasciare il diritto alle coppie giovani di formare una famiglia, avere dei figli e farli crescere con tutte le garanzie che un matrimonio civile offre.
Da come si sta evolvendo la nostra società purtroppo penso che sia una tra le possibili soluzioni di cui dispongono i giovani per potersi allontanare dal nido e formare una famiglia. I prezzi degli appartamenti si sono triplicati così come quelli dei beni di prima necessità il tutto da addizionare alle spese utili per riuscire a crescere un bambino..
"Dico" sì ma approfittarne no.
Infatti la situazione potrebbe sfuggire di mano a chiunque e potrebbero crearsi delle condizioni che non piacciono a nessuno..
In tutto ci vuole sempre molto controllo.
Favorevole ma non troppo. Quando il matrimonio diventa un lusso bisogna lasciare il diritto alle coppie giovani di formare una famiglia, avere dei figli e farli crescere con tutte le garanzie che un matrimonio civile offre.
Da come si sta evolvendo la nostra società purtroppo penso che sia una tra le possibili soluzioni di cui dispongono i giovani per potersi allontanare dal nido e formare una famiglia. I prezzi degli appartamenti si sono triplicati così come quelli dei beni di prima necessità il tutto da addizionare alle spese utili per riuscire a crescere un bambino..
"Dico" sì ma approfittarne no.
Infatti la situazione potrebbe sfuggire di mano a chiunque e potrebbero crearsi delle condizioni che non piacciono a nessuno..
In tutto ci vuole sempre molto controllo.
contrario.... bisogna:
1) introdurre il matrimonio fra coppie dello stesso genere
2) introdurre il divorzio "veloce" fra coniugi consensienti
3) aumentare i sostegni alla famiglia e alle coppie
sarei favorevole solo se visto come miglioramento di alcune condizioni
E perchè no anche i matrimoni tra esseri umani e animali? Se la legge naturale non viene più riconosciuta, non capisco per fermarsi solo ai matrimoni tra persone! In Spagna hanno riconosciuto i diritti umani ad alcune scimmie; non vedo quindi perchè non ne possa sposare una...
Lo trovo veramente molto divertente ma non credo che questa associazione esuberante possa rientrare nel tema del post.. nè possa centrare qualcosa con tutti i commenti precedenti.
Senti Daniela sono continuamente censurato in questo blog! Prima vengo invitato a scrivere, poi quando scrivo vengo tacciato, sarcasticamente, di andare "fuori tema" (neanche fossimo a scuola)! Per quanto mi riguarda il senso quello che scrivo ce l'ha! Ma, dal momento che non ti interessa, posso benissimo fare a meno di perder tempo ad esprimere le mie idee! Non voglio costringere nessuno a sapere come la penso! "Dibattito" al mio paese significa confronto tra posizioni diverse; evidentemente qui non significa questo! E' la terza volta che succede: tutti scrivono quello che vogliono e nessuno dice niete; appena scrivo io invece vengo preso in giro, insultato (non da te, ma dai tuoi gentilissimi commentatori) e quasi mi viene detto "cretino" che vado fuori tema! Non ho più nessuna intenzione di continuare ad esser trattato così maleducatamente! In questo blog "dogmatico" non esiste la VERA libertà di pensiero! Si passa sempre dall'oggettivo al soggettivo! E francamente non mi va. Peccato, poteva essere un bel banco di esercizio del pensiero, ma evidentemente le ideologie non lo consentono! Buona continuazione
Caro Paolo,
Sono sicura che tornerai a leggere la risposta del tuo commento perchè con la foga con cui scrivi le tue risposte si vede che ci tieni a questo blog così come ci tengo io.
Per quanto il mio pensiero sia opposto al tuo sono io stessa a chiederti di scrivere, perchè leggo i tuoi commenti e ci rifletto sopra nonostante tutto, senza darti del "cretino".
Devo dire come esterna che il "dibattito" esiste..ed è anche molto acceso: sia tu che chi ti va contro usate parole forti a vicenda, difendi il tuo pensiero dagli altri con le unghie così come fanno loro con te!
Io ho assistito rimanendo in silenzio a molti dibattiti come questo.. ma non credo sia mai stata violata la "libertà di pensiero".
La prova più visibile è che nessun commento viene cancellato (come accade in molti altri blog che optano per questa scelta!).
Gli insulti non sono graditi.. sia io che Sara a volte cerchiamo di moderare i toni e riportare il tutto a come era prima.. ma ho visto che tu ti sai difendere molto bene dalle critiche che ti presentano, senza bisogno di mediazione.
L'unica cosa che ti posso dire è che il tuo pensiero è molto diverso da chi scrive in questo blog (forse), ma proprio per questo dovrai fare più fatica a farlo intendere agli altri.
Penso che il blog non abbia senso senza i suoi lettori.. quindi se posso fare qualcosa per te non esitare a contattarmi o riprendermi.
PS = la volevo buttare sul ridere senza riuscirci.. quella del fuori tema non è una critica, è solo un'osservazione.
Daniela
che c'entra paolo?
parliamo di diritti umani... e solo di quello. tu probabilmenti ci metti la solità capacità naturale alla procreazione per un matrimonio. Questo mi andrebbe bene per un matrimonio Religioso (dove io laico non ho diritto di parola) ma non in uno civile. Detto questo la costituzione si fonda sulla naturalità... la sessualità anche omosessuale fa parte della natura...
ragazzi, se il dibattito del venerdì deve diventare un 'arringa, allora eliminiamolo!( ah proposito, il dibattito di questa settimana?????:-P)
Comunque Paolo, non mi sembra che io e la Dany censuriamo qualcuno ( infatti non cancelliamo i messaggi) , e per il fatto che ti tu senta preso in giro dagli altri utenti, posso solo dire che mi dispiace. Ma è che tu hai delle idee molto forti, e probabilmente gli altri lettori del blog rispondono in maniera forte. Io non ci vedo degli insulti o delle censure sinceramente.
Non puoi pretendere che tutti la pensino come te, quindi sentiti libero di scrivere quello che vuoi ma sappi che quando si prende una posizione netta e decisa il rischio è di essere o "amati" o "odiati".
Sara
Saretta il problema non è che debba essere "amato" a tutti i costi o debba convicere il mondo di qualcosa. Il problema, a mio avviso, ed è quello che ho già scritto, è la traslazione da un piano oggettivo ad un piano soggettivo! Tutto qui!
Per quanto riguarda la naturalità nella costituzione, mi chiedo: cosa non è naturale?
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