venerdì 18 aprile 2008

<< PRESIDENTE, CI PORTA IL CONTO?>>

L’affare dei rimborsi elettorali

Scritto da Sara


 
Devo caldamente sconsigliare la lettura di questo articolo a chi si culla nell’illusione che valga la pena dilapidare soldi pubblici, in nome della democrazia. E a tutti quelli che pensano che i soldi dello Stato siano soldi di nessuno e quindi gettabili al vento.
Per chi invece ha già perso la verginità politica e ideologica, ma non ha il coraggio di leggere i manuali di antipolitica spuntati come funghi durante la Seconda Repubblica, ho preparato il conto. Il conto della “democrazia”.
1993: data storica per chi teorizza che la società debba farsi carico di mantenere i partiti in nome della democrazia e, of course, per tutti quelli che hanno avuto l’idea imprenditoriale di fondare un partito. La legge dava il via al rimborso per le spese elettorali ai partiti ( e partitini) facendo diventare la politica un affare molto appetitoso.
Ogni cerimonia elettorale vede entrare nelle casse dei partiti molti più soldi di quelli che spendono per la campagna elettorale. A prescindere da chi eleggono e da quanto hanno speso. Dal 1993 a oggi i partiti hanno visto aumentare i loro introiti ( pardon, i loro rimborsi) del 600 per cento.
Vi sembra abbastanza scandaloso? Sappiate che anche se il partito non elegge nessun rappresentante, ha diritto ai rimborsi elettorali: basta che abbia superato la soglia dell’1%. E sappiate anche che continuerete a finanziare le grandi forze politiche e i partiti nanetti ( extraparlamentari e non), anche in caso di scioglimento anticipato. Il governo dura 2 anni? I rimborsi, che non conoscono crisi di governo,durano 5!
Nel 2006 i partiti hanno speso 117 milioni di euro, e finora ne hanno incassati 500. Continueranno a incassarne fino al 2011, come se il governo avesse terminato la legislatura, in aggiunta a quelli della nuova campagna elettorale 2008. Forse è anche per questo che in Italia la regola è far cadere i governi e l’eccezione è farli durare fino alla fine: perché così si incassano rimborsi doppi.

C’è qualcuno che però si è opposto a questo scandalo: Silvana Mura, deputata dell’Italia dei Valori. << È evidente che se si fosse abolita la norma inserita nel febbraio 2006 si potevano risparmiare circa 100 milioni all'anno, che invece saremo costretti a spendere se le Camere verranno sciolte a giorni.>> disse prima dello scioglimento delle camere << Cosa che avevamo ampiamente annunciato e che per ben due volte abbiamo cercato di evitare con degli emendamenti alla finanziaria 2007 e 2008. Purtroppo questo non è stato possibile per l'ostilità di tutte le altre forze politiche>>

Le stesse forze politiche che oggi si indignano e si addolorano per la sindrome della quarta settimana, per gli stipendi e le pensioni da fame, per le famiglie che non riescono a pagare il mutuo. E che, con l’approvazione della prossima finanziaria, ci diranno che è necessario tirare la cinghia e fare dei tagli perché le elezioni anticipate costano.


I COSTI DELLA CAMPAGNA PRE-ELETTORALE
(Cifre sottostimate, messe in preventivo dai partiti. I dati risalgono a metà marzo)

PARTITO DEMOCRATICO 5 milioni di euro
PDL, solo Alleanza Nazionale 3 milioni e 390 mila euro
UDC 2 milioni e 300 mila euro
ITALIA DEI VALORI 4 milioni
LEGA 500 mila euro
SINISTRA ARCOBALENO 1,75 milioni

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che il pluralismo sia l'unico metodo per evitare il peggio non ci sono dubbi.
ma rimane il fatto che i costi
(diretti o trasversali)sono elevati qindi la domanda che giustamente ognuno si dovrebbe fare è:che fare per garantire la democrazia senza oltrepassare l'orizonte degli eventi dell'economia?
direi di studiare il modello CUBANO in cui gli eletti percepiscono gli stessi soldi che avrebbero preso diversamente e hanno l'obbligo di presentarsi in circosrizione (ogni 6 mesi)per rispondere del proprio operato e dei possibili scenari futuri, in caso contrario o nel caso in cui il referente politico si trova in un palese intrigo di mazzette ,falsi in bilancio, favoreggiamento o conflitti di interessi in poche parole se si venisse ad intaccare la QUESTIONE MORALE, l'assemblea ha il potere esecutivo di di scioglere (in seduta stante)il mandato e sempre in seduta stante delegare un altro rappresetante ad interim.
Che sia la volta buona che al Parlamento ci vanno solo le persone che hanno a Cuore solamente gli interessi della colletività piuttosto che i soliti Amici degli Amici degli Amici dei furbetti del quartiere?!