Scritto da Sara
In questo blog si è già parlato della mozzarella alla diossina, anche se di sfuggita. Ora però vorrei soffermarmi sul tema, abbattendo alcuni luoghi comuni, in cui sono incappata anche io.
La diossina nel cibo ha radici molto lontane, e spesso si pensa che la causa sia l’emergenza rifiuti degli ultimi mesi. Si incappa nel pregiudizio che basterebbe fare la raccolta differenziata, e che la pigrizia dei campani sia il germe di tutti i guai della Regione. Non è così.
La diossina non viene sprigionata dai rifiuti tossici che vengono bruciati incautamente dagli esausti cittadini. La diossina di cui è impregnato il territorio è il risultato di vent’anni di sciacallaggio di aziende senza scrupoli. Di aziende soprattutto del Nord, che, con l’aiuto della camorra, con la complicità della politica, smaltiscono illegalmente tonnellate di rifiuti. Per vent’anni hanno avvelenato il territorio campano, falsificato documenti, utilizzato la diossina come concime. Tutto nel silenzio più totale da parte delle istituzioni. Mario Tozzi, geologo, autore e conduttore del programma Terzo Pianeta ( Raitre) spiega com’è stato possibile << Funziona così: si apre una cava illegale, con il cui calcare si costruiranno case abusive; lì poi si interrano rifiuti tossici e nocivi di ogni tipo e, infine, si ricopre il tutto con terreno di risulta e ci si coltivano sopra pomodori o si lascia al pascolo>>. Per vent’anni animali da pascolo, contadini, donne e bambini sono morti di mille malattie. Nascono continuamente bambini malformati. Ogni tonnellata smaltita in questo modo fa sprofondare la Campania in un abisso senza fondo.
E poi, naturalmente, c’è la camorra. Che straguadagna dallo smaltimento illegale dei rifiuti, che offre alle aziende del Nord di sbarazzarsi della loro immondizia a prezzi concorrenziali. Perché, spiega Roberto Saviano, autore di Gomorra, smaltire legalmente dei rifiuti costa all’azienda dai 21 ai 62 centesimi. La camorra offre il servizio a 9 o 10 centesimi.
A Milano ci si scrolla le spalle: il Sud è così perché la gente se le cerca, perché non fanno la raccolta differenziata, perché sono stupidi, perché dovrebbero semplicemente emigrare e non lo fanno.
Il Sud è così perché tutti vogliono che rimanga tale. E’ anche colpa del Nord. <azioni societarie, capitali, squadre di calcio, palazzi, flussi finanziari, imprese, voti. E dall’emergenza non si vuole e non si po’ uscire perché è uno dei momenti in cui si guadagna di più.>>scrive Saviano.
L’emergenza rifiuti è colpa di tutti e riguarda tutta l’Italia.
E purtroppo non sarà un nuovo governo o una nuova amministrazione risolverla.
Ah proposito di smaltimento rifiuti: Alfondo Pecoraro Scanio, Ministro dell’Ambiente nel defunto Governo Prodi, già Ministro dell’Agricoltura durante il Governo Amato, è stato indagato dalla procura di Potenza per associazione a delinquere e corruzione per alcuni rapporti ipotizzati dai magistrati con imprenditori legati allo smaltimento dei rifiuti… L’ex presidente dei Verdi, ora approdato alla Sinistra l’Arcobaleno, ha deciso di rinunciare all’immunità parlamentare, dichiarando di non volere ombre nella sua carriera politica.
In questo blog si è già parlato della mozzarella alla diossina, anche se di sfuggita. Ora però vorrei soffermarmi sul tema, abbattendo alcuni luoghi comuni, in cui sono incappata anche io.
La diossina nel cibo ha radici molto lontane, e spesso si pensa che la causa sia l’emergenza rifiuti degli ultimi mesi. Si incappa nel pregiudizio che basterebbe fare la raccolta differenziata, e che la pigrizia dei campani sia il germe di tutti i guai della Regione. Non è così.
La diossina non viene sprigionata dai rifiuti tossici che vengono bruciati incautamente dagli esausti cittadini. La diossina di cui è impregnato il territorio è il risultato di vent’anni di sciacallaggio di aziende senza scrupoli. Di aziende soprattutto del Nord, che, con l’aiuto della camorra, con la complicità della politica, smaltiscono illegalmente tonnellate di rifiuti. Per vent’anni hanno avvelenato il territorio campano, falsificato documenti, utilizzato la diossina come concime. Tutto nel silenzio più totale da parte delle istituzioni. Mario Tozzi, geologo, autore e conduttore del programma Terzo Pianeta ( Raitre) spiega com’è stato possibile << Funziona così: si apre una cava illegale, con il cui calcare si costruiranno case abusive; lì poi si interrano rifiuti tossici e nocivi di ogni tipo e, infine, si ricopre il tutto con terreno di risulta e ci si coltivano sopra pomodori o si lascia al pascolo>>. Per vent’anni animali da pascolo, contadini, donne e bambini sono morti di mille malattie. Nascono continuamente bambini malformati. Ogni tonnellata smaltita in questo modo fa sprofondare la Campania in un abisso senza fondo.
E poi, naturalmente, c’è la camorra. Che straguadagna dallo smaltimento illegale dei rifiuti, che offre alle aziende del Nord di sbarazzarsi della loro immondizia a prezzi concorrenziali. Perché, spiega Roberto Saviano, autore di Gomorra, smaltire legalmente dei rifiuti costa all’azienda dai 21 ai 62 centesimi. La camorra offre il servizio a 9 o 10 centesimi.
A Milano ci si scrolla le spalle: il Sud è così perché la gente se le cerca, perché non fanno la raccolta differenziata, perché sono stupidi, perché dovrebbero semplicemente emigrare e non lo fanno.
Il Sud è così perché tutti vogliono che rimanga tale. E’ anche colpa del Nord. <
L’emergenza rifiuti è colpa di tutti e riguarda tutta l’Italia.
E purtroppo non sarà un nuovo governo o una nuova amministrazione risolverla.
Ah proposito di smaltimento rifiuti: Alfondo Pecoraro Scanio, Ministro dell’Ambiente nel defunto Governo Prodi, già Ministro dell’Agricoltura durante il Governo Amato, è stato indagato dalla procura di Potenza per associazione a delinquere e corruzione per alcuni rapporti ipotizzati dai magistrati con imprenditori legati allo smaltimento dei rifiuti… L’ex presidente dei Verdi, ora approdato alla Sinistra l’Arcobaleno, ha deciso di rinunciare all’immunità parlamentare, dichiarando di non volere ombre nella sua carriera politica.